.303 British


La cartuccia calibro .303 British (denominata anche  7,7 mmx56R , 7,7 mm Inglese, 303 Lee Enfield, .303 Enfield, .303 Lee-Metford)  vide la luce nel 1888 e fu utilizzata quale munizione d’ordinanza fino al 1957 (anno in cui fu adottato il 7,62x51mm NATO) , è stata strettamente legata al fucile d’ordinanza Inglese Enfield nelle sue vari modelli dalle molteplici configurazioni che si alternarono nel corso dello scorso secolo.

Assieme alle cartucce:   8×57 Mauser e  30/06, la 303  British rappresenta una pietra miliare tra le munizioni per armi leggere d’ordinanza del XX secolo.

Originariamente questa cartuccia montava una palla blindata a punta tonda (FMJ-RN) da 215grs. (14 Grammi) che  superava di poco i 600  m/s spinta da una carica di polvere nera. Solo nel 1910  la cartuccia venne modificata  con una palla blindata da 174grs. (11,3 Grammi) e con l’utilizzo della moderna polvere infume che consentiva velocità maggiori attestate intorno ai di circa 770 m/s; tale nuova cartuccia venne denominata  Mark-VII.

Quale escursus storico, in linee generali, è possibile affermare che  Il primo fucile  a otturatore  dotato di caricatore a pacchetto  fu presentato al governo inglese nel 1879, dagli sviluppi di questo  si giunse alla realizzazione  del  “Magazine Rifle Mark 1” adottato nel 1888.

Successive modifiche portarono poi all’adozione del Magazine Lee Enfield  Mk1* nel 1892 seguito dalla versione MkII del 1893 e da quella  Mk II* nel 1895. Con l’avvento della polvere infume fu deciso di apportare ulteriori nuove modifiche  nel passo di rigatura e nei congegni di mira;  tutto questo portò alla nascita di un nuovo  fucile  noto come il Lee-Enfield Magazione Rifle Mark 1.

Seguirono ancora,  con  minori modifiche,  il modello MLE Mk1* del 1899 e gli “Short Rifle”  SMLE con l’adozione di canne più corte nei  primi  del 1900  e almeno fino al 1909.

In definitiva il  fucile Short Magazione Lee Enfield  detto anche SMLE rappresentò il prodotto finale del continuo sviluppo operato sui tanti modelli di armi lunghe portato avanti dalla Royal Small Arms Factory di  Enfield. La produzione  dello SMLE venne attuata da tre diverse fabbriche in territorio Britannico: La Enfield, la BSA e la London Small Arms.

Nel susseguirsi degli anni molti furono i modelli che videro la luce soprattutto dopo la 1° guerra mondiale e l’arma venne prodotta anche fuori dei confini Inglesi dai Paesi del Commonwealth. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato il modello Lee Enfield No 4 Mk1a

     

E’ necessario  prestare la massima attenzione nel ricaricare la 303 British destinata alle armi ex odinanza. Questi fucili non sempre si trovano  in perfette condizioni di conservazione. Al proposito è risaputa una nota della UITS,  emanata a seguito di alcuni incidenti (esplosione della canna) avvenuti in Inghilterra nel 1988,  nella  quale si raccomanda di far ispezionare il proprio fucile specie se trattasi del Lee Enfield  Mk 1 da un armaiolo competente prima di utilizzarlo per gare ex ordinanza.

Il  diametro di foratura delle canne delle ex ordinanza in .303 British  presenta variazioni oscillanti tra  7,90 e 7,92 millimetri (.311 – .312″)  anche se non sono da escludersi forature di minor diametro per cui  è raccomandabile – prima  di accingersi alla ricarica – di verificare a seguito di accurata ispezione il diametro della canna della propria ex ordinanza.

In leinee generali, i dati dimensionali della cartucce 303 British sono i seguenti:

– Lunghezza massima della cartuccia  (O.A.L.) = 78,11 mm

– Diametro massimo del proiettile = 7,92 mm (.312″)
– Lunghezza massima del bossolo  =  56,44
– Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla  = 48,01 mm
– Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla  = 
45,47 mm
– Angolo di spalla = 16°58′
– Diametro alla base del corpo = 11,57 mm
– Diametro del fondello = 13,72 mm
– Pressione di esercizio = 3100 bar (310 MPa)

La diffusione di componenti per la ricarica del 303 British è davvero notevole, a partire dai bossoli vuoti  di cui si segnala la ottima qualità di quelli prodotti dalla “Norma”.  Stesso discorso è valido per le palle di cui quasi tutte le principali Armerie sono fornite sottolineando che trattasi di proiettili da 7,92 mm di diametro (.312″) che sono realizzati da moltissimi produttori in tutto il mondo.

Per quanto riguarda le polveri,  è possibile affermare  che, in linee generali si dimostrano valide tutte quelle che vanno bene per il  .308 Winchester del tipo: IMR-3031, WW-748,  N-135., le Norma 200 e 201 ed anche talune polveri della Lovex.

Per quanto riguarda le cartucce commerciali, le stesse sono attualmente prodotte dalle principali Fabbriche di tutto il mondo.

     

Da alcune recensioni reperite nel web, ottimi risultati sono stati conseguiti con un  Enfield N°1 Mk III con canna a 5 righe, usando palle Sierra da 174 grani spinte da  38grs. di Vihtavuori N-135.

Altrettanti ottimi risultati sono stati conseguiti con  40,8 grani di N 140 dietro la stessa palla Sierra da 174 grani HPBT .

Di seguito si elencano alcuni dati di ricarica tratti dalla bibliografia in materia:

 Polvere (tipo/dose) Palla (peso/tipo)    V(m/s)
IMR 3031   38,0 (min.) - 42,5 (max) Sierra 125 SP (311")
Norma 201 39,0 (min) - 43,0 (max) Sierra 125 SP (311")
Explosia Lovex D073 39,0 (min.) - 43,5 (max) Sierra 150 SP (311") 767 - 847
WW 748 37,5 (min) - 42,0 (max) Sierra 150 SP (311") 723 - 730
N 140 38,54 (min) - 42,0 (max) Sierra 150 SP (311") 697 - 754
Explosia Lovex D073 36,6 (min.) - 39,3 (max) Sierra 174 HPBT 694 - 755
Norma 201 37,0 (min) - 39,0 (max) Sierra 174 HPBT 680 - 760
N 140 35,0 (min) - 40,8 (max) Sierra 174 HPBT 630 - 698
WW 748 35,4 (min) - 39,7 (max) Sierra 174 HPBT 640 - 675
Norma 202 37,7 (min) - 39,4 (max) Sierra 174 HPBT 720 - 775
N 140 35,0 (min) - 40,2 (max) S & B 180 HPBT 618 - 680
Norma 202 38,0 (min) - 39,0 (max) S & B 180 HPBT 728 - 760
LE DOSI INDICATE SONO TRASCRITTE  DALLA BIBLIOGRAFIA DEL SETTORE, DALLE DITTE PRODUTTRICI DELLE POLVERI E,  SOLO ALCUNE  DA SPERIMENTAZIONI DELLO SCRIVENTE. ESSE SONO DA CONSIDERARSI DI RIFERIMENTO; SI DECLINA OGNI RESPONSABILITA’ IN RIFERIMENTO ALLE DOSI INDICATE. SI RICORDA CHE  I PRODUTTORI  DELLE POLVERI  APPORTANO VARIAZIONI SUI PARAMETRI DI COMBUSTIONE NEL CORSO DEGLI ANNI, IN DIFFORMITA’ ALLE DOSI ELENCATE  SULLE SUINDICATE TABELLE PER CUI È CONSIGLIABILE CONFRONTARE LE DOSI DAI SITI DEI PRODUTTORI. NON SONO DA ESCLUDERSI GRAVI INCIDENTI IN PRESENZA DI ERRONEE PROCEDURE DA PARTE DI OPERATORI NON A PERFETTA CONOSCENZA DELLA RICARICA. SI RICORDA CHE LE POLVERI PROGRESSIVE, QUALORA UTILIZZATE IN DOSI INFERIORI POSSONO GENERARE ELEVATE PRESSIONI  CON GRAVI CONSEGUENZE. SI RACCOMANDA DI SPERIMENTARE  INIZIANDO DALLE DOSI MINIME  AUMENTANDO MOLTO GRADATAMENTE ED EVITANDO DI GIUNGERE ALLE DOSI MASSIME. MANTENENDOSI DEL 5% AL ​​DI SOTTO DELLA DOSE INDICATA, LE PRESSIONI SARANNO RIDOTTE DI CIRCA IL 10% MENTRE LE VELOCITÀ SARANNO INFERIORI SOLO DI CIRCA IL 3% RISPETTO A QUELLE EVENTUALMENTE ELENCATE.  LE DOSI INDICATE VANNO UTILIZZATE IN ARMI IN PERFETTE CONDIZIONI MECCANICHE EVITANDO DI UTILIZZARE ARMI CHE PRESENTANO SEGNI DI OSSIDAZIONE. LE DIMENSIONI INTERNE DI UN’ARMA POSSONO VARIARE NOTEVOLMENTE ANCHE TRA DUE DELLA STESSA MARCA E MODELLO. LE PRESSIONI POSSONO VARIARE  CON L’UTILIZZO DI ARMI DIFFERENTI.  OGNI CAMBIAMENTO NELLA MARCA  E ANCHE  NEI LOTTI  DI UNO SPECIFICO COMPONENTE PUÒ CAUSARE NOTEVOLI CAMBIAMENTI BALISTICI.  I CAMBIAMENTI NELLA TEMPERATURA AMBIENTE POSSONO ANCHE CAUSARE ALTERAZIONI DI PRESSIONE.  NON TUTTI I PROIETTILI DI UN DATO DIAMETRO  E  PESO PRODURRANNO  PRESSIONI  SIMILI.