La cartuccia calibro 7,63 Mauser (denominata anche .30 Mauser o anche 7,63x25mm) rappresenta una delle pietre miliari tra le cartucce militari per arma corta.
Anche se non ha avuto il successo planetario del 9 mm parabellum, essa, per tutta la metà del 1900 ha rappresentato la munizione con i più elevati parametri energetici e di precisione intrinseca.
Tra la fine del 1800 e gli inizi del nuovo secolo, le cartucce per arma corta con bossolo a collo di bottiglia rappresentarono il tentativo di riproporre, in misura ridotta, dei parametri balistici tipici delle munizioni per fucile.
La 7,63 Mauser fu progettata da Paul Mauser, opportunamente rinvigorita in termini di prestazioni in quanto derivata dalla precedente 7,65 Borchard sviluppata da Hugo Borchard per la pistola 1893, progenitrice della Luger.
Essa fu messa a punto per essere camerata nella pistola Mauser C-96 (progetto F.lli Fidel), nel progetto iniziale aveva una palla blindata variabile tra gli 84 e i 86 grani che veniva spinta a circa 440 m/sec da una polvere infume a base di balistite.
Si rappresenta una bellissima C-96 Flat Side e le sue scatole di cartucce del 1902 coeve con l’arma:
Oltre che nella leggendaria C/96, la 7,63 Mauser fu camerata anche da altre pistole tra cui la Star MS e da essa derivo la quasi identica 7,62 Tokarev cartuccia d’ordinanza Sovietica che fu destinata alla pistolaTokarev modello TT-30.
La 7,63 Mauser, dal punto di vista dimensionale e identica al 7,65 Borchardt e al 7,63 Mannilcher oltre che al 7,62 Tokarev e, fino alla comparsa del .357 Magnum, avvenuta nella metà del 1930, essa detenne il primato della cartuccia con la più elevata velocità iniziale.
I suoi principali dati dimensionali sono i seguenti :
– Diametro colletto = 8,45 mm
– Angolo di spalla = 34°46’47”
– Diametro fondello = 9,98 mm
– Spessore del fondello = 1,27 mm
– Lunghezza massima del bossolo = 25,15 mm
– Lunghezza massima della cartuccia (O.A.L.) = 35,10 mm
– Diametro del proiettile = 7,85 – 7,89 mm
– Innesco = Small Pistol Standard
– Passo di rigatura tipico = 1 giro in 318 mm (1 in 12,5″)
Attualmente le armi camerate per la 7,63 Mauser rappresentano molto speso ambiti oggetti da collezione, pertanto le munizioni commerciali non sono di facile reperibilità. Per chi desidera sparare con armi camerate per questo calibro deve necessariamente ricorrere alla ricarica.
Poche sono le Ditte che hanno ancora in distribuzione bossoli per la 7,63 Mauser così come le cartucce finite. La nostrana Fiocchi Munizioni dovrebbe ancora avere a catalogo questa cartuccia così come la Winchester mentre di certo la Americana Starline ha ancora in distribuzione i bossoli.
Per quanto riguarda i proiettili vanno molto bene quelli attualmente prodotti dalla Fiocchi in versione FMJ-RN da 93 grani, quelli della Hornady XTP da 90 grani e i Sierra RN da 85 grani. Volendo è possibile la fusione casalinga con blocchetti fondi palle della RCBS e Lyman.
Le matrici così come i bossoli e le palle sono reperibili senza grossi problemi presso le armerie che trattano articoli per ricarica o armi ex-ordinanza.
Per quanto riguarda i propellenti, la 7,63 Mauser, in termini generali, predilige polveri dalla media vivacità del tipo: Vihtavuori N340, Nobel Sport A0, WW 540, Vectan BA9, Hodgon H110, B&P M92S, PEFL 26, PEFL 28 etc.
Molti esperti, ritenendo che le armi cui la cartuccia è destinata rappresentano preziosi oggetti da collezione con alle spalle 100 e più anni, preferiscono utilizzare polveri più vivaci le quali in base ai minori quantitativi necessari non stressano più di tanto i vetusti meccanismi e le canne delle armi cui le cartucce sono destinate.
Una buona norma resta sempre quella di partire dalle dosi minime indicate nelle tabelle di ricarica e provare gradualmente gli eventuali incrementi. Resta il fatto che la 7,63 Mauser non è una cartuccia facile da ricaricare in quanto il bossolo a collo di bottiglia crea spesso problemi di corretto inserimento della palla, senza contare che per l’utilizzo di palle cast è necessario disporre di un dies svasatore onde evitare di alterare l’angolo di spalla con erronee pressioni in fase di inserimento (seater).
Voci discordanti tra tiratori, oplofili e esperti ricarica tori hanno spesso riguardato la crimpatura o la non crimpatura di questa cartuccia.
E’ solo un mio parere, che non mi aspetto sia condivisibile, quello di evitare la crimpatura della palla sulla 7,63 Mauser, così come avviene sulle cartucce originali dell’omologo 7,62 Tokarev (crimpatura a mezzo punzonatura) in quanto il bossolo è del tipo a collo di bottiglia (bottle-neck case) e così come avviene per la ricarica delle cartucce da carabina, questa operazione non sarebbe necessaria proprio perché il bossolo si allinea alla canna tramite il fondello e la spalla in quanto punti di appoggio.
Si potrebbe al caso – se proprio vogliamo essere pignoli – eseguire una piccola orlatura (roll-crimp) onde evitare che il colletto rimanga eventualmente bombato, ma questo solo a seguito di utilizzo di palle Cast che prevedono la leggera svasatura del colletto.
DIFFERENZE TRA IL 7,63 MAUSER E IL 7,62 TOKREV
Il 7,63 Mauser ed il 7,62 Tokarev sono due cartucce DIVERSE, anche se le loro dimensioni sono talmente SIMILI che, spesso è un dato di fatto quello di utilizzare i medesimi parametri di ricarica per entrambe.
I principali dati dimensionali del 7,62 Tokarev sono i seguenti (con gli asterischi sono evidenziate le varianti rispetto al 7,63 Mauser):
– Diametro colletto = 8,45 mm
– Angolo di spalla = 38° ***
– Diametro fondello = 9,95 mm
– Spessore del fondello = 1,27 mm
– Lunghezza massima del bossolo = 25,00 mm ***
– Lunghezza massima della cartuccia finita (O.A.L.) = 35,20mm ***
– Diametro del (massimo) proiettile = 7,85 – 7,92 ***
– Innesco (tipo) = Small Pistol Standard
– Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 318mm (1 in 12,5″)
Per le dosi di ricarica si consiglia consultare nel web quanto riportato dalle Ditte di fabbricazione dei propellenti ma si allegano nel seguito alcune tabelle indicative:
Polvere (tipo/dose) | Palla (peso/tipo) | V(m/s) |
---|---|---|
N 340 4,8 (min.) - 5,5 (max) | Sierra 85 RN | 410 - 475 |
Vectan BA9 5,5 (min) - 6,3 (max) | Sierra 85 RN | 397 - 415 |
WW 231 4,8 (min) - 5,0 (max) | Sierra 85 RN | |
Bofors JK3 6,5 (min) - 8,0 (max) | Fiocchi 88 FMJRN | |
WW 450 4,5 (min) - 5,7 (max) | Fiocchi 88 FMJRN | |
N 340 4,8 (min.) - 6,2 (max) | 93grs FMJRN | 369 - 412 |
WW 450 3,8 (min) - 4,8 (max) | 93grs FMJRN | 395 - 419 |
B & P PEFL 26 5,8 (min) - 6,0 (max) | 93grs FMJRN | 405 - 417 |
Vectan BA9 5,2 (min) - 6,5 (max) | 93grs FMJRN | |
WW 231 4,8 (min) - 5,5 (max) | 93grs FMJRN | |
Vectan BA9 4,0 (min) - 5,0 (max) | Fiocchi 110 LRNTFL | |
Bofors JK3 5,0 (min) - 6,5 (max) | Fiocchi 110 LRNTFL | 268 - 340 |
Nobel SIPE 4,0 (min) - 5,3 (max) | Fiocchi 110 LRNTFL | 276 - 345 |
LE DOSI INDICATE SONO TRASCRITTE DALLA BIBLIOGRAFIA DEL SETTORE, DALLE DITTE PRODUTTRICI DELLE POLVERI E, SOLO ALCUNE DA SPERIMENTAZIONI DELLO SCRIVENTE. ESSE SONO DA CONSIDERARSI DI RIFERIMENTO; SI DECLINA OGNI RESPONSABILITA’ IN RIFERIMENTO ALLE DOSI INDICATE. SI RICORDA CHE I PRODUTTORI DELLE POLVERI APPORTANO VARIAZIONI SUI PARAMETRI DI COMBUSTIONE NEL CORSO DEGLI ANNI, IN DIFFORMITA’ ALLE DOSI ELENCATE SULLE SUINDICATE TABELLE PER CUI È CONSIGLIABILE CONFRONTARE LE DOSI DAI SITI DEI PRODUTTORI. NON SONO DA ESCLUDERSI GRAVI INCIDENTI IN PRESENZA DI ERRONEE PROCEDURE DA PARTE DI OPERATORI NON A PERFETTA CONOSCENZA DELLA RICARICA. SI RICORDA CHE LE POLVERI PROGRESSIVE, QUALORA UTILIZZATE IN DOSI INFERIORI POSSONO GENERARE ELEVATE PRESSIONI CON GRAVI CONSEGUENZE. SI RACCOMANDA DI SPERIMENTARE INIZIANDO DALLE DOSI MINIME AUMENTANDO MOLTO GRADATAMENTE ED EVITANDO DI GIUNGERE ALLE DOSI MASSIME. MANTENENDOSI DEL 5% AL DI SOTTO DELLA DOSE INDICATA, LE PRESSIONI SARANNO RIDOTTE DI CIRCA IL 10% MENTRE LE VELOCITÀ SARANNO INFERIORI SOLO DI CIRCA IL 3% RISPETTO A QUELLE EVENTUALMENTE ELENCATE. LE DOSI INDICATE VANNO UTILIZZATE IN ARMI IN PERFETTE CONDIZIONI MECCANICHE EVITANDO DI UTILIZZARE ARMI CHE PRESENTANO SEGNI DI OSSIDAZIONE. LE DIMENSIONI INTERNE DI UN’ARMA POSSONO VARIARE NOTEVOLMENTE ANCHE TRA DUE DELLA STESSA MARCA E MODELLO. LE PRESSIONI POSSONO VARIARE CON L’UTILIZZO DI ARMI DIFFERENTI. OGNI CAMBIAMENTO NELLA MARCA E ANCHE NEI LOTTI DI UNO SPECIFICO COMPONENTE PUÒ CAUSARE NOTEVOLI CAMBIAMENTI BALISTICI. I CAMBIAMENTI NELLA TEMPERATURA AMBIENTE POSSONO ANCHE CAUSARE ALTERAZIONI DI PRESSIONE. NON TUTTI I PROIETTILI DI UN DATO DIAMETRO E PESO PRODURRANNO PRESSIONI SIMILI.