La cartuccia calibro .357 Magnum fu presentata nel 1935 grazie alla collaborazione tra la Smith & Wesson e la Winchester allo scopo di migliorare le prestazioni del pre-esistente .38 special considerato poco performante per impieghi di polizia su determinati bersagli e su determinate distanze.
Il bossolo della nuova munizione derivava da quello del .38 Special, il quale aveva subito un allungamento di 3,05 mm (0,12″); praticamente 1/8 di pollice, per poter resistere alle più alte pressioni che il .357 Magnum era in grado di generare.
In pratica, sul 357 magnum, fu ideato il medesimo allungamento, eseguito circa 40 anni prima partendo dal bossolo del 38 Long Colt per ottenere il 38 special.
La palla originariamente prevista per la nuova cartuccia fu del medesimo diametro del 38 special (ossia .357) con peso di 158 grani; per circa 20 anni questa nuova potente cartuccia per revolver fu considerata al vertice in fatto di potenza ed energia cinetica fino a quando non fece la sua comparsa il 44 Magnum.
Dal punto di vista dell’energia erogabile, il .357 Magnum è in grado di sviluppare valori di energia cinetica circa tre volte superiori a quelle di una normale cartuccia in calibro .38 Special, a condizione che palle di peso adeguato vengano spinte da polveri di una certa progressività.
Attualmente, anche se in commercio esistono munizioni per arma corta in grado di sviluppare livelli di energia cinetica esorbitanti, il .357 Magnum resta, tra tutte, una delle cartucce più indovinate.
Essa è molto precisa, abbastanza potente, molto bilanciata ed inoltre è possibile ricaricarla in diversi modi. A livello di cartucce commerciali è possibile reperire palle di variegati pesi e forme e, in pratica, tutte le Fabbriche di munizioni hanno in catalogo questa cartuccia.
Riguardo alle polveri utilizzabili è possibile spaziare da quelle specifiche delle cartucce “Magnum” (quindi progressive) del tipo: WW296, H110, Vectan SP3, IMR 4227, Norma R123 etc. a quelle meno progressive del tipo: Nobel GM3 vecchia edizione, Sipe, WW231,WW450,Vectan BA9,N340 etc.
Fare attenzione con le polveri molto progressive del tipo WW296, Hodgon H 110 tendenzialmente, molto adatte alle cartucce tipo magnum, dosi inferiori al previsto possono generare pressioni anomale.
Se si desidera ottenere elevate prestazioni con elevati livelli energetici, le già citate WW-296, VihtaN-110 oltre alle Vectan SP-3 permettono di realizzare ricariche estremamente potenti e precise. Con la N-110, in particolare, è possibile realizzare ricariche potenti ma allo stesso tempo dotate di minore stress per il tiratore e minore vampa di bocca rispetto alle altre polveri specifiche per cartucce di tipo magnum.
Alla cartuccia 357 magnum, sin dal 1935, si affiancarono splendide armi tra le quali, molti ricorderanno il modello 1935 Registered Model di Smith & Wesson cui fece seguito il modello 27, la modello 28 Highway Patrolman, la Colt mod 357, la Python e tante altre.
I suoi dati dimensionali principali sono i seguenti:
– Diametro del fondello = 11,18 mm
– Spessore del fondello = 1,52 mm
– Diametro colletto = 9,62 mm
– Lunghezza bossolo = 32,77 mm
– Lunghezza totale (O.A.L.) = 40,39 mm
– Diametro massimo del proiettile = 9,12 mm (.358″)
– Innesco (tipo) = Small Pistol Magnum (con polveri progressive) altrimenti Small Pistol Standard
– Passo di rigatura generalizzato = 1 giro in 18,5″
Il peso di palla ottimale è attestato sui 158 grani nelle varie tipologie.
I pesi di palla inferiori, ad esempio, le 125 grani, viaggiano velocissime con polveri di media progressività del tipo N 110.
E’ possibile caricare cartucce molto tranquille, specie con palla cast senza uso di gas check, mantenendosi su velocità nell’ordine dei max 280 m/sec. E con le stesse è consigliabile non superare i 330 m/sec onde evitare impiombamenti.
E’ anche possibile utilizzare i dati di ricarica del 38 special specie usando le wad cutter da 148 grani per il tiro di precisione.
Per le dosi di ricarica si consiglia consultare nel web quanto riportato dalle Ditte di fabbricazione dei propellenti anche se, nel seguito, elenchiamo alcune tabelle indicative:
RICARICHE MOLTO TRANQUILLE
Polvere (tipo/dose) | Palla (peso/tipo) | V(m/s) |
---|---|---|
WW 231 4,5 (min) - 5,3 (max) | Fiocchi 125 SJSP | 227 - 266 |
Nobel GM3 (pre 2016) 4,0 (min) - 4,8 (max) | Fiocchi 142 FMJ TC | 215 - 265 |
N 340 4,8 (min.) - 5,5 (max) | 145 WC | 220 - 265 |
FREX green 6,0 (min) -6,5 (max) | 158 FMJ | 320 - 360 |
N 320 2,8 (min) - 3,3 (max) | 148 lead WC | 180 - 210 |
FREX gialla 7,2 (min) -8,0 (max) | 158 FMJ | 340 -365 |
Lovex S020 5,0 (min) - 5,5 (max) | 158 FMJ | 265 - 300 |
Vectan A1 4,8 (min) - 5,4 (max) | Sierra 158 HP | 265 - 290 |
RICARICHE DA 38 SPECIAL CON BOSSOLO .357 Mg
Polvere (tipo/dose) | Palla (peso/tipo) | V(m/s) |
---|---|---|
Vectan BA9 6,0 (min) - 7,0 (max) | 125 SWC | 260 - 315 |
Vihta 3N37 6,5 (min) - 7,0 (max) | 148 SJHP | 260 - 270 |
GM3 (Nobel pre 2016) 3,8 (min) - 4,3 (max) | Fiocchi 158 SJSP | 180 - 231 |
GM3 (Vectan nuova) 3,8 (min) - 4,8 (max) | 158 FMJ | 260 - 320 |
WW-231 4,0 (min.) - 4,8 (max) | Fiocchi 158 FMJRN | 187 - 231 |
Vetan BA9 6,5 (min) - 7,5 (max) | 158 LEAD SWC | 265 - 305 |
Lovex D032 4,3 (min) - 5,1 (max) | 158 FMJ | 265 - 290 |
Lovex S020 5,1 (min) - 5,9 (max) | 158 FMJ | 280 - 320 |
Lovex D036 5,9 (min) -6,5 (max) | 158 FMJ | 280 - 310 |
Vectan A1 4,2 (min) - 5,0 (max) | 158 Hirt lead | 230 - 280 |
Frex brown 5,9 (min.) -6,6 (max) | 158 FMJ | 250 - 280 |
Frex gialla 5,6 (min.) - 5,9 (max) | 158 TCCP | 250 - 300 |
IMR 4227 8,4 (min.) - 9,5 (max) | 158 LEAD SWC | 245 -272 |
N 340 5,2 (min.) -6,0 (max) | 180 SWC | 232 - 260 |
PIENA CARICA (fare attenzione alle polveri progressive)
Polvere (tipo/dose) | Palla (peso/tipo) | V(m/s) |
---|---|---|
N 110 16,0 (min) - 18,0 (max) | Fiocchi 125 SJSP | 480 - 530 |
N 320 7,0 (min) - 8,1 (max) | Hornady 125 FP/XTP | 400 - 438 |
WW 296 19,0 (min) - 19,8 (max) | Fiocchi 125 SJSP | 415 - 438 |
Vectan BA9 8,5 (min) - 10,0 (max) | Speer 125 JHP | 410 - 460 |
Vectan SP3 17,5 (min) - 19,2 (max) | Speer 125 JHP | 420 - 460 |
N 110 14,0 (min) - 15,5 (max) | Fiocchi 158 FMJRN | 440 - 495 |
Vihtav 3N37 8,4 (min - 9,6 (max) | Speer HB 158 | 377 - 416 |
WW 296 16,0 (min) - 16,5 (max) | Speer HP 158 | 370 - 380 |
Bofors JK3 8,0 (min) - 10,0 (max) | Fiocchi 158 FMJRN | 326 - 371 |
Vectan TU1 15,5 (min) - 17,2 (max) | Speer 158 JHP | 410 - 450 |
Lovex D032 6,9 (min) - 7,6 (max) | S & B 158 FMJ | 360 - 380 |
Lovex D036 9,3 (min) - 9,7 (max) | S & B 158 FMJ | 410 - 440 |
Lovex D037.1 10,8 (min) - 11,7 (max) | S & B 158 FMJ | 400 - 440 |
Lovex D036 10,0 (min) - 11,1 (max) | S & B 158 LRN | 400 - 440 |
Frex brown 8,8 (min) - 9,4 (max) | 158 FMJ | 380 - 420 |
N 110 12,7 (min) - 14,1 (max) | Speer 180 TMJ | 382 - 425 |
LE DOSI INDICATE SONO TRASCRITTE DALLA BIBLIOGRAFIA DEL SETTORE, DALLE DITTE PRODUTTRICI DELLE POLVERI E, SOLO ALCUNE DA SPERIMENTAZIONI DELLO SCRIVENTE. ESSE SONO DA CONSIDERARSI DI RIFERIMENTO; SI DECLINA OGNI RESPONSABILITA’ IN RIFERIMENTO ALLE DOSI INDICATE. SI RICORDA CHE I PRODUTTORI DELLE POLVERI APPORTANO VARIAZIONI SUI PARAMETRI DI COMBUSTIONE NEL CORSO DEGLI ANNI, IN DIFFORMITA’ ALLE DOSI ELENCATE SULLE SUINDICATE TABELLE PER CUI È CONSIGLIABILE CONFRONTARE LE DOSI DAI SITI DEI PRODUTTORI. NON SONO DA ESCLUDERSI GRAVI INCIDENTI IN PRESENZA DI ERRONEE PROCEDURE DA PARTE DI OPERATORI NON A PERFETTA CONOSCENZA DELLA RICARICA. SI RICORDA CHE LE POLVERI PROGRESSIVE, QUALORA UTILIZZATE IN DOSI INFERIORI POSSONO GENERARE ELEVATE PRESSIONI CON GRAVI CONSEGUENZE. SI RACCOMANDA DI SPERIMENTARE INIZIANDO DALLE DOSI MINIME AUMENTANDO MOLTO GRADATAMENTE ED EVITANDO DI GIUNGERE ALLE DOSI MASSIME. MANTENENDOSI DEL 5% AL DI SOTTO DELLA DOSE INDICATA, LE PRESSIONI SARANNO RIDOTTE DI CIRCA IL 10% MENTRE LE VELOCITÀ SARANNO INFERIORI SOLO DI CIRCA IL 3% RISPETTO A QUELLE EVENTUALMENTE ELENCATE. LE DOSI INDICATE VANNO UTILIZZATE IN ARMI IN PERFETTE CONDIZIONI MECCANICHE EVITANDO DI UTILIZZARE ARMI CHE PRESENTANO SEGNI DI OSSIDAZIONE. LE DIMENSIONI INTERNE DI UN’ARMA POSSONO VARIARE NOTEVOLMENTE ANCHE TRA DUE DELLA STESSA MARCA E MODELLO. LE PRESSIONI POSSONO VARIARE CON L’UTILIZZO DI ARMI DIFFERENTI. OGNI CAMBIAMENTO NELLA MARCA E ANCHE NEI LOTTI DI UNO SPECIFICO COMPONENTE PUÒ CAUSARE NOTEVOLI CAMBIAMENTI BALISTICI. I CAMBIAMENTI NELLA TEMPERATURA AMBIENTE POSSONO ANCHE CAUSARE ALTERAZIONI DI PRESSIONE. NON TUTTI I PROIETTILI DI UN DATO DIAMETRO E PESO PRODURRANNO PRESSIONI SIMILI.