6,35 Browning


 

 

La cartuccia  6,35 Browning (denominata anche .25 ACP) risale all’inizio del 1900 ideata da J.M. Browning.  Per tale munizione furono camerate celebri pistole tascabili, quali la FN mod. 1906 assieme alla FN modello “Baby Browning” prodotta in quell’epoca dalla Fabrique Nationale d’Armes de Guerre di Herstal (Belgio) oltre alla Pistola Mauser 1910 e alle nostrane Beretta senza contare un vastissimo numero di altre pistole prodotte da Ditte meno celebri comparse per tutta la prima metà del secolo scorso dove il successo commerciale del 6,35 Browning fu molto sentito.

Quasi tutte le pistole in cal. 6,35 hanno fondato il loro successo sulla particolare affidabilità di questa cartuccia che grazie alla sue forma e dimensioni ha sempre ridotto al minimo la possibilità di inceppamenti.

Tale prerogativa è da ricondursi alla particolare morfologia del bossolo lievemente rastremato e dalla palla arrotondata. In termini di energia cinetica il 6,35 è da considerarsi abbastanza “anemico” spesso inferiore ad un 22LR ad alta velocità

– Diametro colletto = 7,00 mm – Diametro fondello = 7,85 mm
 Lunghezza del bossolo = 15,55 mm
– Lunghezza massima della cartuccia finita (O.A.L.) = 23,00 mm
– Diametro del proiettile = 6,38 mm (.251″)

– Passo di rigatura =  1 giro in 406 mm (1 in 16″)

Non esiste una rinomata Fabbrica di armi a livello mondiale che non abbia avuto nel suo catalogo una pistola tascabile cal. 6,35.

La cartuccia nasce con una palla da 50 grani ma nei tempi più moderni, al fine di aumentare il suo scarso potere di arresto, si è fato anche uso di proiettili Soft point ed Hollow point.

La pressione di esercizio è attestata intorno ai 1.200 BAR

Ai fini della ricarica, la contentissima volumetria del bossolo richiede l’utilizzo di polveri vivaci.